Umberto C.

Umberto Cigognini, in arte Umberto C. e’ nato sotto il segno dello scorpione a Milano, presso l’ospedale Vittore Buzzi nella mattina dell’undicesimo giorno dell’undicesimo mese dell’anno che avrebbe chiuso i magnifici e rivoluzionari anni settanta.Dopo una mediocre carriera all’International School of Milan ed un percorso interminabile alla libera universita’ di lingue e comunicazione IULM, decide di investire i suoi primi due stipendi in un powerbook G4 e da quel punto la sua vita cambia.Nel 2003 rifiuta le insistenti proposte a partecipare al format televisivo “La fattoria” perche’ nel 1870 i cavi di rete e la linea digitale in fibra ottica non esistevano.Dopo un lungo periodo di ritiro e meditazione presso l’ashram di Caglio, ridente comunita’ nella provincia di Como, comprende che l’unico modo per trarre soddisfazione dalla sua nuova vita e’ ritagliarsi un piccolo spazio nella rete, unico territorio dove non incontra giudizi ne valutazioni accademiche.Purtroppo pero’, l’evidente mancanza di concretezza lo spinge sull’orlo della pazzia.Prendendo esempio da Craig David e Marco Maccarini, cominicia a parlare di se in terza persona e si convince di essere un visual artist dal talento incompreso.Ripudia flash e tutti i suoi utilizzi fatta eccezione per il sito http://www.tokyoplastic.comAlberto Candiani, meglio consciuto dai giovani clubber come Albert Vorne, ha detto di lui: “dietro a quegli occhiali si celano le occhiaie di un drogato”.